Dopo il primo incontro introduttivo, è finalmente partito SpaziAttivi, iniziativa figlia del progetto «Culture della solidarietà», promosso da Arci Servizio Civile (ASC) FVG e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
A partire da giovedì 7 febbraio prenderà avvio il primo dei laboratori organizzati nell’ambito del progetto: «So dove sono», laboratorio di Teatro civile rivolto ai giovani, ideato dall’Associazione Mamarogi e condotto dall’attore e formatore teatrale Maurizio Zacchigna. Il workshop verrà realizzato in 12 incontri che si terranno ogni giovedì dalle 16:00 alle 19:00 al Polo Giovani Toti (PAG) di Trieste. L’obiettivo è quello di stimolare nei giovani lo sviluppo di una visione critica della realtà contemporanea, fornendo loro alcuni strumenti di orientamento.
«Un occhio sensibile alla realtà dei ventenni non può non cogliere il loro spaesamento nel momento di reperire quegli strumenti essenziali a transitare, consapevolmente, attraverso quest’epoca complessa. Nell’odierna assenza di forti ideali di riferimento, il rischio è che un giovane salga sulla barca della vita adulta privo di un timone da poter manovrare. Escluse le eccezioni, sia la scuola che la famiglia appaiono impreparate a riempire questo vuoto. Perciò, ispirandosi al vecchio proverbio che dice “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”, l’Associazione Mamarogi, rodata nella realizzazione di forme di Teatro sociale e civile, propone la realizzazione di un laboratorio ad hoc. Partendo dal presupposto che i concetti di libertà e democrazia, per poter avere ancora un senso irrinunciabile nello spettro ideale di un giovane, debbano essere nuovamente nutriti e non più lasciati alla loro inerzia valoriale, il laboratorio si prefigge l’obiettivo di aiutare i partecipanti a dotarsi di un metodo di esplorazione della complessità favorendo al contempo la maturazione di uno spirito critico personale. Tra i vari temi trattati si parlerà di autoritarismo e libertà, individuo e comunità, di diritti e rovesci, di lavoro e precarietà, di globalizzazione e identità, di reti sociali e social network. Durante il laboratorio sono previste esercitazioni con tecniche teatrali e comunicative che mettano i partecipanti nella condizione di poter gestire una performance conclusiva del percorso».
Maurizio Zacchigna, attore e formatore teatrale.
Come ogni altra iniziativa del progetto, il laboratorio è gratuito. Per questioni organizzative i posti sono limitati e, per presentare la propria candidatura, sarà necessario compilare il modulo on line a questo link.