Tra il 5 e il 7 luglio 2019 si è tenuta a Campo Sacro-Božje Polje, sul carso triestino presso l’Ostello Alpe Adria, la settima edizione di Trieste On Sight.
Un’iniziativa nata con l’obiettivo di promuovere i valori che da sempre contraddistinguono Arci Servizio Civile, quali la solidarietà e la cultura del volontariato, che è riuscita negli anni ad accogliere ispirazioni sempre nuove per interpretare bisogni e gusti dei giovani.
Sette anni di laboratori artistici, di sport all’aria aperta, di musica, di scambi multiculturali, di focus formativi, hanno contribuito a far apprezzare questa tre giorni come momento di incontro e aggregazione tra diverse generazioni di ragazzi. Hanno infatti partecipato non solo i volontari nazionali in servizio nell’anno corrente, ma anche i nuovi giovani del servizio solidale in partenza a luglio 2019, le volontarie del progetto G.A.S.! di Servizio Volontario Europeo e gli ex volontari solidali e nazionali, affezionati all’iniziativa. Un momento di festa e di confronto quindi, organizzato dai giovani per i giovani, che ha accolto tra i suoi appuntamenti numerose parentesi di riflessione e discussione sui valori dell’impegno civile e della cittadinanza attiva.
Quest’anno infatti il villaggio di Trieste On Sight si è arricchito della presenza di una delegazione di 50 ragazzi in servizio presso Arci Servizio Civile, provenienti da tutt’Italia, che sabato 6 luglio si sono incontrati presso la Centrale Idrodinamica di Trieste per lavorare sui temi della partecipazione, della rappresentanza e del futuro una volta finito l’anno di servizio civile.
All’incontro, promosso da #MaiDireMai-#NikoliRečiNikoli all’interno del progetto SpaziAttivi-Culture della Solidarietà, sono intervenuti il presidente nazionale di Arci Servizio Civile, Licio Palazzini, che dopo una breve presentazione ha risposto alle domande dei volontari, la rappresentante dei volontari presso la consulta del servizio civile universale, Feliciana Farnese e Donatella Rocco, responsabile del Progetto Area Giovani del Comune di Trieste. Divisi in tre gruppi di lavoro, i volontari hanno elaborato per ogni area di discussione una serie di proposte concrete da trasmettere al consiglio nazionale di ASC, esprimendo inoltre la volontà di istituire una delegazione permanente presso l’organo statutario dell’associazione in rappresentanza dei volontari in servizio.
Nelle giornate del festival si sono susseguiti diversi incontri che hanno raccolto l’attenzione anche dei giovanissimi, come la chiacchierata con Marco Anzovino, educatore e musicista, che da anni lavora nel disagio sociale e nell’educazione non formale dei ragazzi: un’esperienza che ha fatto riflettere sulla crescita, sugli errori e sulla libertà di scegliere che persona si vuole diventare. Sabato è stato dedicato alla storia e ai valori della costituzione italiana, con un focus dedicato alle “Vie della Resistenza” e la presentazione del libro “I signori della notte” di Fabio Marson, giovane sceneggiatore che ha deciso di ripercorrere i passi delle Brigate Osoppo tra montagne, valli e casere delle terre friulane. Infine domenica con il focus “Costruire SpaziAttivi” si sono riuniti nuovi e vecchi volontari per confrontarsi su quali siano le motivazioni che spingono i giovani a impegnarsi per la comunità, alla luce degli ideali di non-violenza e di obiezione di coscienza ai quali si ispira il servizio civile.
A coronare le intense attività all’insegna della partecipazione e della cittadinanza attiva, tanti i momenti di festa e di aggregazione: i grandi spazi dedicati allo sport all’aria aperta, come il tiro con l’arco e il green volley, con numerose associazioni del territorio che hanno proposto dimostrazioni delle loro discipline e laboratori artistici che hanno promosso la cultura green e del riciclo creativo. Infine hanno animato le serate del weekend la cucina multiculturale proposta delle comunità greca e serba di Trieste e tanta musica con i 3 Porcellini-3Prasicki, gli AskHerOut, il CarrozzOne e i Drunken Sailors.
Trieste On Sight, grazie alla rete associativa che contribuisce a renderlo possibile, si conferma un’iniziativa radicata nell’agenda estiva del territorio e attesa dai ragazzi, che unisce impegno civile e divertimento: un modo di “fare comunità” che caratterizza Arci Servizio Civile in tutte le sue attività.