Il secondo incontro del team di Broken News ha avuto luogo a Trieste sabato 15 febbraio. A seguito di una breve riunione per l’organizzazione dell’iniziativa del giorno, i giovani si sono recati in centro città per svolgere delle interviste il cui tema di interesse era la percezione delle fake news e dell’hate speech della popolazione locale.
IL TEAM DI BROKEN NEWS METTE ALLA PROVA I TRIESTINI
Dopo una breve presentazione, agli intervistati è stato domandato se e quanto fossero informati sul tema delle fake news e dell’hate speech diffuso online ed, inoltre, di proporre degli esempi a riguardo. Successivamente sono stati sottoposti a dei piccoli giochi di interpretazione e comprensione del tema trattato.
Il primo “gioco” consisteva nel fornire due notizie agli intervistati, una vera ed una falsa, che in quella settimana stavano facendo il giro del web. Il loro compito era indovinare quale delle due fosse la fake news.
Per il secondo gioco, invece, veniva mostrata loro una cartina della regione del Friuli Venezia Giulia e dell’Istria e veniva chiesto di scrivere su dei post-it le prime parole che suscitava loro quell’immagine.
CARATTERISTICHE DEGLI INTERVISTATI
Gli intervistati sono stati in tutto sette, tutti giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, tranne una coppia di mezza età. Le interviste hanno avuto una durata media di 10 minuti ed in tutte la partecipazione e l’interazione tra intervistato ed intervistatore è stata molto attiva. Una coppia di giovani, pur avendo preferito rispondere alle domande a telecamera spenta, si è mostrata molto coinvolta, in particolar modo a fine intervista, in entrambi i giochi proposti.
I soggetti intervistati si sono mostrati partecipativi ed hanno espresso le proprie idee e considerazioni in maniera chiara e diretta. Allo stesso tempo, però, ci sono stati anche dei rifiuti da parte di persone che si sono sottratte all’intervista. In tutto sono stati circa una ventina e nella maggior parte dei casi tale rifiuto era dovuto ad una mancanza di tempo disponibile per rispondere alle domande. I passanti che non hanno voluto partecipare erano per lo più anziani.