A cura di: Lia Grazia Gobbo
Le fake news, o notizie false, ci accompagnano quotidianamente già da molto tempo, e spesso non ce ne rendiamo neppure conto.
A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di imbattersi in tali. Di solito, le notizie false colpiscono tematiche importanti, che vengono spesso e regolarmente discusse, come la politica o la sanità. Questo fenomeno, però, si è sviluppato anche in altri ambiti, come ad esempio il turismo. In questo articolo analizzeremo e presenteremo la recente ricerca di Giancarlo Fedeli, professore presso la Glasgow Caledonian University del Regno Unito.
L’autore conferma, nella sua ricerca, la presenza di notizie false nel turismo. Come in altre circostanze, ci sono notizie false che vengono facilmente riconosciute ed altre che si mimetizzano perfettamente con le altre informazioni. L’industria attuale presenta una forte dipendenza dalle informazioni, che sono presenti ovunque. Ci sono siti, articoli, pagine, libri, che permettono ad ogni individuo interessato di informarsi su una destinazione, una tematica o una notizia. In tutta questa massa di informazioni utili, però, si nascondono anche le notizie inutili e false, che nel caso del turismo, sembrano mimetizzarsi perfettamente.
L’autore presenta tre esempi di notize false nel turismo:
- Lithuania: un’agenzia turistica usò immagini di territori stranieri per
promuovere il turismo nello stato baltico - Bali, Indonesia: alcune regioni hanno diffuso la notizia riguardo i vulcani dell’omonima destinazione, che sarebbero attivi ed altamente distruttivi
- L’assasinio di una turista polacca in Egitto: tale notizia avrebbe causato la divulgazione di notizie false legate alla morte della giovane turista su Facebook e vari gruppi on-line.
Secondo le ricerche fatte dall’autore, Giancarlo Fedeli, le notizie false legate al turismo vengono diffuse da siti e pagine web, in cui le persone posso liberamente esprimere la propria opinione. Blog, siti internet, social media e gruppi online sono la piattaforma che causa la diffusione e la divulgazione di notizie false nel settore turistico.
Giancarlo Fedeli presenta quattro aree, o modi, in cui le notizie false si diffondono.
- Aspetti etici – l’importanza dell’etica nei media e nel giornalismo, considerare la veridicità dei fatti e delle situazioni (caso di Bali);
- Organizzazioni turistiche – quando il turismo stesso contribuisce alla diffusione di notizie false per promuovere una destinazione (caso della Lithuania);
- Sensazioni ed esperienze – alcuni turisti o viaggiatori tendono a considerare le loro esperienze e le sensazioni provate come informazioni utili e autentiche,
senza informarsi sulla destinazione; - Sicurezza – nonostante piattaforme come Google e Facebook limitano la diffusione delle notizie false, esse rimangono ancora un grande problema da affrontare.
In conclusione, come per ogni caso e dibattito sulle fake news, è importante considerare la veridicità delle informazioni, soprattutto per un campo vasto come il turismo. Giancarlo Fedeli conferma che è facile perdersi nell’immensità delle informazioni, ma che bisogna fare attenzione e non perdersi in notizie false.
Fonte: Fedeli, G. (2020). ‘Fake news’ meets tourism: A proposed research agenda. Annalsof Tourism Research, 80, 102684.