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Acquisti on line, alcuni consigli

A cura di: Piero Graziano

Il commercio elettronico è in continua espansione. In Europa, il suo volume d’affari genera molti miliardi di euro e, tale cifra è destinata a crescere sempre di più.

I consumatori del Regno Unito sono i più grandi fan degli acquisti in rete, seguiti da tedeschi, svedesi, e olandesi. Gli italiani si collocano più o meno a metà classifica, gli sloveni qualche gradino più su, agli ultimi posti invece troviamo bulgari e romeni. Sappiamo tutti quanto sia comodo acquistare on-line: in pochi minuti, con qualche click, si possono visitare i siti web di dozzine di imprese (nazionali o estere), riuscendo a trovare, spesso a prezzi molto convenienti, un’infinita varietà di prodotti.  Ma occorre fare attenzione per non essere raggirati.

Sapete con chi state trattando?

Le più note e serie imprese che operano in internet non si nascondono e di solito indicano, nelle proprie pagine web, il proprio numero di telefono e il proprio indirizzo. Inoltre, visto che non tutti si fidano dei pagamenti on-line, esse offrono la possibilità di utilizzare anche altre modalità di pagamento (bonifico bancario, carte prepagate, pagamento in contrassegno) e indicano sui propri siti le condizioni che regolano l’esercizio del diritto di recesso e l’eventuale restituzione della merce.

Quanto vi viene a costare?

Ricordatevi che quando acquistate un prodotto o un servizio on-line occorre considerare l’eventualità che vi vengano addebitati costi aggiuntivi.  Accertatevi, dunque, dell’ammontare delle eventuali spese di spedizione e consegna (di norma tali spese sono a carico del consumatore e non sono comprese nel prezzo). Il venditore on-line dovrebbe indicare chiaramente quali sono le spese a vostro carico, così come dovrebbe informarvi sui tempi di consegna.

Occorre inoltre considerare l’IVA (imposta sul valore aggiunto). Se l’azienda venditrice ha la propria sede sociale in uno stato membro dell’UE, ricordatevi che vi sarà addebitata la locale aliquota IVA. Questa imposta consiste in una percentuale, differente da Stato a Stato, che viene aggiunta al prezzo di base del prodotto.

Se si acquista on-line da un venditore di uno Stato non facente parte dell’UE, è opportuno innanzitutto accertarsi che l’azienda operi anche all’estero (molte imprese statunitensi, ad esempio, effettuano spedizioni solo all’interno del territorio deli Stati Uniti). Possono inoltre essere previsti tasse e diritti doganali, senza contare che le spese di spedizione saranno più elevate e i tempi di consegna più lunghi. Non aspettatevi lo stesso livello di tutela di cui godete all’interno dell’UE. Se qualcosa va storto, potrebbe essere molto difficile o addirittura impossibile far valere le proprie ragioni.

Se qualcosa va storto

Se qualcosa va storto, contattate il venditore e, se questo non può o non vuole aiutarvi, mettete il reclamo per iscritto. Nel caso in cui non riusciate ad ottenere risultati, rivolgetevi ad un’associazione dei consumatori o centri europei dei consumatori, vi forniranno consulenza e assistenza.

Nei pagamenti con carta di credito controllate nei giorni successivi gli estratti conto per verificare eventuali irregolarità. Se vi accorgete, ad esempio, che vi sono stati addebitati 500€ per un prodotto il cui prezzo era 50€, contattate il venditore per richiedere la rettifica. Se il venditore non è in grado di soddisfarvi, contattate l’istituto di emissione della carta di credito o la società che la gestisce per richiedere chiarimenti e, nel caso si tratti di un uso fraudolento bloccare la carta.