Principalmente io mi occupo del catasto delle grotte: trasformo il catasto dal fisico, quindi le cartelle singole con dentro rilievi i descrizione della grotta, la lunghezza della grotta, lo sviluppo, se è una caverna, e questi dati, una volta che li scannerizzo, dal computer faccio una grande pulizia. Certe volte manca un angolo e quindi bisogna riempire qualche buco, se c’è qualche informazione che si è sporcata, ma non bisogna ritoccare troppo perché se no non è più originale ad un certo punto. Una volta fatto questo cerco il più possibile informazioni su quella grotta, ho un libro con tutte le grotte e di solito c’è scritto qualcosa in più che magari nella cartella si è perso, almeno così ritrovo la grotta, che quota ha, la sua posizione quindi qualcosina riesco a recuperarla, però non sempre si riesce a trovare tutto quindi con quello che ho riempio la catasta online che, come quello fisico, ha una propria cartella, una propria pagina in cui dentro puoi trovare la descrizione della grotta e i rilievi, la posizione, da chi è stata rilevata, da chi è stata aggiornata. Qualche citazione trovata in qualche giornale, riviste, principalmente questo. Quindi è un lavoro di digitalizzare il catasto che ora è fisico. E’ carino come lavoro perchè lavoro su uno dei punti della costituzione che parla di patrimonio culturale dei beni, e questo è uno di questi in cui conservi un reperto storico in cui più informazione hai, più potere hai. Dopo un po’ diventa un pò ripetitivo. Magari in futuro farò anche qualche altro progetto, qualche escursione.
Vederci tutti insieme come abbiamo fatto all’inzio per me è stato bello. Sicuramente la compagnia che c’è li, in sede nell’ufficio in cui sono molto spesso sono da solo tranne qualche giorno che viene la mia OLP. Quelli che ci sono sempre sono la segretaria, e prendiamo il caffé la mattina, ci diamo consigli. La segretaria mi ha spiegato molto sulla formazione, ci diamo una mano a vicenda.
Finora ho svolto sempre lo stesso lavoro, quindi lavoro di archiviazione, ovvero ho messo in ordine tutte le informazioni delle grotte che riuscivo a trovare, da un catasto fisico a un catasto online, funziona cosi: ho un grande armadio con diverse cartelle. Ogni singola cartella è una grotta e io con quella cartella, sperando che c’abbia roba dentro, perchè può capitare che purtroppo ci siano cartelle vuote, che significa che la grotta è andata persa, magari riesco a trovare qualcosa online. Se no se la cartella è piena mi metto allo scanner, scannerizzo tutto quello che c’è nella cartella poi butto tutto sul PC, ci faccio una pulizia del contorno, descrizioni della grotta, quanto è profondo, quanto è lunga, quando è stata rilevata, se non ci sono queste informazioni tocca guardare sul libro. Molte volte capita che non c’è proprio niente. Però per inserire una grotta nella catasta online, le cose obbligatorie sono la posizione e un nome. Quindi passo le giornate davanti al PC, davanti allo scanner o davanti all’armadietto.
C’è il cane della vicepresidentessa, ho fatto amicizia con lui, mi chiede ogni volta i biscottini. Mi guarda come per dire: “hai un biscottino per me? Sono qua pronto!” Del resto mi trovo bene, buona compagnia, purtroppo siamo in stanze diverse ma si trova quel momento del caffettino per parlare un po insieme.